Un settore in crescita

Inserto INDUSTRIA, allegato de IL GIORNALE

Non conosce crisi ma si misura con una clientela sempre più esigente e informata il comparto degli istituti di bellezza italiani. La testimonianza di Laura Sacerdoti, proprietaria del Centro Estetico San Celso di Milano, istituto di estetica medica e cosmetologia fondato nel 1955.

L’industria della bellezza e del benessere sfida la crisi e cresce, nonostante i venti dì recessione. Già nel 2017 i dati di Unioncamere – Infocamere fotografavano una situazione piu che chiara cristallina: 6 mila nuove imprese nate nel comparto tra il 2012 e il 2017, grazie soprattutto all’aumento di palestre e centri benessere (quasi il 12 per cento in più) istituti di bellezza (+15 per cento) e poi il boom della nail art (+45.6 per cento). Se lo “‘zoccolo duro” del comparto) e rappresentato ancora dai saloni di barbiere e di parrucchiere, ambito nel quale operano 104 mila imprese, il 68 per cento del totale, a livello territoriale è la Lombardia la regione in cui le struttore che si occupano della cura della persona sono più diffuse (26 mila le attività registrate), con la provincia di Milano che stacca nettamente le altre per numero e crescita degli istituti di bellezza (+342 in cinque anni).

Per capire meglio le ragioni di questo successo, abbiamo parlato con un’esperta del settore, Laura Sacerdoti del Centro Estetico San Celso di Milano, istituto di estetica medica e cosmetologia nato nel 1955 per volontà di Maria Teresa Sala e diventato negli anni un punto di riferimento per gli ultimi ritrovati della medicina estetica e del benessere: «Premetto che ci occupiamo dei nostri clienti a 360 gradi, dalla pedicure al post operatorio. Il settore della cura della bellezza e del benessere della persona, anno dopo anno, è in crescita, indiscutibilmente. Dietro questo aumento della domanda di prodotti e trattamenti c’è molta più consapevolezza rispetto al passato, c’è una clientela molto più esigente. Eppure, rispetto a dieci anni fa, all’aumento dell’informazione e delle conoscenze, si accompagna una maggiore pretesa di risultati evidenti e quasi immediati, per di più con un livello di spesa tutto sommato contenuto. Per dare un’idea: ci sono clienti che sono disposte a spendere cifre più alte rispetto al passato su creme e prodotti che annunciano risultati visibili nel giro di poche applicazioni ma sono restie a impegnarsi in trattamenti estetici dai risultati magari anche più interessanti, ma che richiedono più tempo».

Se la malattia del “tutto e subito” ha contagiato anche il comparto della bel-lezza, non si può dire, invece, che la crociata anti invecchiamento sia una novità per gli addetti ai lavori. I trattamenti e i prodotti anti età sono quelli più richiesti, in particolare per quanto riguarda il viso che resta la zona più “coccolata” dalle italiane e dagli italiani, a giudicare dall’aumento delle quote azzurre tra i clienti dei centri estetici. «Da cinque anni a questa parte al Centro Estetico San Celso abbiamo assistito a un netto aumento delle richieste di trattamenti da parte degli uomini – sottolinea Laura Sacerdoti – che sono proprio quelli la cui pelle necessita maggiormente di attenzioni perché non essendo stati abituali a usare alcun prodotto, sono più espositi ai danni del sole e delle polveri inquinanti. In generale i trattamenti più innovativi che proponiamo sfruttano le potenzialità della radiofrequenza, le nuove frontiere degli acidi, non solo il glicolico ma anche quelli di ultima generazione con formulazione molecolare che vanno più in profondità con risultati eccezionali. Inoltre, a fine estate – inizio autunno proporremo un nuovo trattamento per il foto ringiovanimento molto efficace per la couperose, l’acne e il ringiovanimento dei tessuti in generale. Ma al di là delle singole proposte, è essenziale che il cliente comprenda a fondo che i trattamenti di bellezza, benessere e medicina estetica si devono compenetrare e che funzionano solo se vengono portali avanti in simbiosi, cosi da poter potenziarne gli effetti. Rivolgersi alla medicina estetica senza curare adeguatamente e costantemente la pelle, produce gli stessi risultati che potrebbe dare un cavallo da corsa che non viene mai allenato». 

FOCUS PELLE
Un viso spento, opaco, deterso male, sono le caratteristiche più comuni che i professionisti della bellezza ‘leggono” in faccia ai loro clienti, uomini e donne. A dirlo è Laura Sacerdoti del Centro Estetico San Celso di Milano, istituto di estetica medica e cosmetologia nato nel 1955 e diventato negli anni un punto di riferimento nel settore: «Prima di passare dal chirurgo estetico, i visi andrebbero rimineralizzati, ossigenati, lavorati perché qualunque tessuto, se correttamente trattato nel medio-lungo periodo, ha meno necessità di interventi invasivi e di medicina estetica e, per di più, reagisce meglio e assorbe più efficacemente qualunque principio nutritivo. Assistiamo quotidianamente a clienti che non sanno come va pulita e idratata la pelle. Magari utilizzano tutti i giorni la crema idratante ma la applicano male, su tessuti non perfettamente puliti dalle cellule morte e dalle polveri inquinanti. Il nostro consiglio è di dedicare un po’ di tempo ogni sera a massaggiare e sfregare i tessuti per ossigenarli e stimolare la circolazione, cosicché siano più luminosi, tonici e meno soggetti a impurità e rughe».

di Alessia Cotroneo